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RAGGIUNTA L’EQUIVALENZA UE-USA PER I PRODOTTI BIO

Il riconoscimento dell'equivalenza tra il Regolamento comunitario n. 834/2007 ed il Regolamento NOP dell'USDA, siglato lo scorso 15 febbraio a Norimberga, nel corso della giornata di apertura del Biofach, rappresenta sicuramente una pietra miliare nella storia delle produzioni biologiche.

L'impatto sul settore di questo riconoscimento, come indicato nelle relazioni del Commissario europeo per l'Agricoltura e lo sviluppo rurale Dacian Cioloş, del Segretario dell'USDA Kathleen Marrigan e dall'Ambasciatore e rappresentante degli Stati Uniti per il commercio nonché negoziatore principale per l'agricoltura Isi Siddiqui, è decisamente importante e riguarda vari aspetti sia sul piano operativo (notevole semplificazioni sul fronte del commercio di prodotti biologici tra le due sponde dell'Atlantico) che su quello più generale della globalizzazione della produzione biologica, andando a rafforzare il principio per cui non possono essere i dettagli che differenziano i singoli standard produttivi ad ostacolare il riconoscimento reciproco e lo scambio dei prodotti. In altre parole, il termine "equivalenza" implica che sistemi diversi, quali appunto quelli delineati nel Reg. CE 834/2007 e nel Regolamento USDA/NOP, possono portare alla soddisfazione di medesimi principi grazie al raggiungimento di medesimi obiettivi.

I due sistemi, basati appunto su regole di produzione e di controllo, sono operativi ormai da parecchio tempo: oltre due decenni per quanto riguarda la UE e un decennio per gli Stati Uniti. Sul fronte della UE, in assenza di accordi o riconoscimenti di equivalenza, importare dagli Stati Uniti è sempre stato possibile, ma previa l'ottenimento di singole autorizzazioni rilasciate dagli Stati membri in deroga al riconoscimento di equivalenza generale che è concesso solo ed esclusivamente dalla Commissione. Dall'altra parte dell'Atlantico, una volta entrato a pieno regime il Regolamento NOP, dal 2002 si potevano esportare prodotti negli Stati Uniti solo se tali prodotti fossero stati ottenuti da operatori certificati in conformità al medesimo regolamento da Organismi di Certificazione (OdC) direttamente accreditati presso l'amministrazione americana (USDA). Le differenze di produzione tra i due sistemi, almeno a livello di vegetali, erano e sono pochissime, ma i due sistemi non si sono mai riconosciuti equivalenti, e quindi gli operatori (e gli OdC) erano - lo sono ancora - costretti a mantenere due certificazioni specifiche (UE 834 e NOP), non sovrapponibili, con tutto quel che ne consegue a livello di costi, burocrazia, ispezioni, gestione di documenti e separazione di linee produttive.

Una volta entrato in vigore il NOP (2002), è stato possibile avviare il negoziato di equivalenza tra le due sponde dell'Atlantico, con l'obiettivo di agevolare gli scambi commerciali tra i due blocchi, ma diciamo che il tutto è sempre avvenuto sottotono sino a percepire una certa "freddezza" ogni volta che si interloquiva con qualche addetto ai lavori. Nel frattempo, oltre ai riconoscimenti diretti della Commissione, si sono conclusi parecchi altri negoziati di equivalenza quali gli accordi tra USA e Giappone, tra USA e Canada, per citare i due più importanti. Forse soprattutto quest'ultimo ha dato un nuovo impulso, nel 2009 i negoziati hanno ripreso con nuovo vigore (ma nel massimo riserbo) ed eccoci arrivati: con nota 27110 del 28/12/2011, il Ministero ci informa che nel corso dello SCOF (il Comitato permanente agricoltura biologica della Commissione) nella seduta del 19-20 dicembre "il Comitato ha approvato all'unanimità la bozza di regolamento che apporterà modifiche al Reg. CE 1235/2008, relativamente all'accordo di equivalenza reciproca tra UE e USA. I contenuti di dettaglio rimangono riservati fino alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della UE, che dovrebbe avvenire verosimilmente nel mese di febbraio 2012."

A questo punto non restava che attendere la pubblicazione del regolamento e conoscere i dettagli dei contenuti di tale accordo, cosa avvenuta al Biofach nei giorni successivi allo scambio delle lettere formali che istituiscono la collaborazione tra USA e UE per l'equivalenza tra i due sistemi.

I dettagli dell'accordo sono oggetto di altro articolo sulle presenti news; ulteriori approfondimenti e documenti relativi possono essere reperiti sul sito dell'USDA-AMS alla pagina relativa International Trade Policies: Eurpean Union (link) mentre il Reg. UE n. 126/2012, che aggiorna l'elenco dei Paesi terzi equivalenti con l'inserimento degli Stati Uniti è reperibile sul sito Eur.lex (link).

Roberto Setti Responsabile Ufficio Tecnico & Assicurazione Qualità CCPB