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Bietola

La barbabietola rossa è un ortaggio appartenente alla Famiglia delle Chenopodiacee, ossia una varietà di piante tipiche delle regioni temperate a cui appartengono anche gli spinaci. È conosciuta anche come rapa rossa, carota rossa, e c’è chi la chiama addirittura barba rossa.

La barbabietola rossa è un tubero, come la patata e il  topinambur, che si può acquistare fresco sui banchi del mercato solo durante il periodo autunnale. Caratterizzata da un colore rosso-violaceo, dovuto alla presenza di betaina, dalla notevole attività antiossidante e antinfiammatorie. E' anche utile per preservare la vista e mantenere una buona salute cardiovascolare. La barbabietola è ricca di sali minerali, vitamine e oligoelementi. È anche un ricostituente naturale che interviene contro stanchezza, mancanza di appetito e anemia grazie alla presenza di microelementi, che rivitalizzano i globuli rossi e riequilibrano i livelli di ferro nel sangue.

Originaria dell’Africa del nord, la barbabietola era conosciuta nel mondo greco e in quello romano dove veniva utilizzata non solo come cibo, ma soprattutto per le sue proprietà medicinali. Con il passare del tempo, grazie alle coltivazioni nei monasteri, la barbabietola rossa arrivò in Spagna e in Francia, ma in Europa di questo ortaggio si consumavano solo le foglie. Il suo utilizzo a scopo alimentare risale al’700 ed è strettamente connesso alla scoperta dello zucchero che se ne può estrarre.  Nel 1747, infatti, il chimico prussiano Andreas Sigismund Marggraf cominciò a produrre commercialmente lo zucchero e aprì la prima fabbrica nel 1801 a Cunern, in Polonia.

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